Un pezzo struggente, scritto durante un viaggio in macchina in soli 19 minuti (Battisti di fianco all'autista, Mogol dietro: ci sarebbe da capire chi ha tenuto il cronometro...) sulla Como-Milano, che racconta di un amore finito ma tutt'altro che dimenticato: chi non si è ritrovato, almeno una volta, a non avere altri pensieri che per la persona che non ci ama più?
Si prova di tutto, anche l'amore con un'altra, ma è inutile: "le sorrido/ abbasso gli occhi/ e penso a te" (e quanto è bella la fragilità che si sente in questa strofa?)
Ci si illude (quel "ma so di certo a cosa stai pensando" non mi ha mai convinto), pensando che i propri sentimenti siano ancora ricambiati: "è troppo grande la città/ per due che come noi/ non sperano però/ si stan cercando".
Splendido l'intero arrangiamento (di Gian Piero Reverberi), ma in particolare il finale, con quel crescendo seguito da una dissolvenza in cui spariscono pian piano tutti gli strumenti, lasciando solo la voce per un "para-para-parappa-pa" che entra nelle orecchie e non ne esce più.
Uno dei brani più popolari della discografia di Battisti, inciso inizialmente da Bruno Lauzi (1970) e poi da Mina, Johnny Dorelli e Raffaella Carrà (tutti e tre nel 171) prima che dal proprio autore nell'album "Umanamente uomo: il sogno" (1972); vanta interpretazioni -tra gli altri- di Ornella Vanoni, Raf, Mietta, Enrico Ruggeri, Fiorella Mannoia (anche insieme a Laura Pausini), Chiara Civello, Antonio Spadaccino e Giuliano Sangiorgi e svariate traduzioni: turco, francese, due volte in spagnolo (Mina e Iva Zanicchi) e in inglese (Johnny Dorelli e Tanita Tikaram).
Io lavoro e penso a te
torno a casa e penso a te
le telefono e intanto penso a te
"Come stai?" E penso a te
"Dove andiamo?" E penso a te
Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te
Non so con chi adesso sei
non so che cosa fai
ma so di certo a cosa stai pensando
è troppo grande la città
per due che come noi
non sperano però si stan cercando cercando
Scusa è tardi e penso a te
ti accompagno e penso a te
non son stato divertente e penso a te
sono al buio e penso a te
chiudo gli occhi e penso a te
io non dormo e penso a te
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