giovedì 16 marzo 2017

40) Eppure Mi Hai Cambiato La Vita - Fabrizio Moro

Guidare di notte, da soli, è una delle situazioni che più di tutte si prestano alla malinconia e alla tristezza: si ha troppo tempo per pensare: "Le luci della notte mi fanno compagnia/ sto in macchina da solo perché tu sei andata via".
Era Battisti che cantava "... e guidare come un pazzo nella notte per scoprire/ se poi è così difficile morire". E Gaber: "mi ricordo che una volta volevo ammazzarmi per amore, mi aveva detto che non mi amava più, un attimo prima che glielo dicessi io. Quel tanto che basta a farti impazzire. 
Ti senti escluso... abbandonato, e lei non si accorge neanche dell’ingiustizia che ti ha fatto. E  tu, ti ammazzi. Così impara. E dopo, ti amerà per tutta la vita: la sua".
Decisamente eccessivi, entrambi (scusate la divagazione).
Rimettersi in piedi dopo la fine di una storia è sempre difficile, a volte pare pure impossibile: "come farò a ricominciare? Un'altra donna con un altro modo di fare/ riabituarmi a mangiare, a guardare un film, a dormire insieme...".
"Gli amori vanno via/ ma il nostro, ma il nostro no": ed è inutile aspettare che il tempo sistemi le cose: "il tempo (...) non rimette a posto niente/ se non lo fai tu".
Nel frattempo? "e intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi/ stasera sei lontana/ mentre io penso a te/ eppure sei vicina a me/ non chiedermi perché/ sarà che mi hai cambiato la vita/ sembra ieri/ eppure mi hai cambiato la vita": il ricordo di lei rimane e ci perseguita, e alle volte è bello perdercisi dentro: "sarà che mi hai cambiato la vita".
Curioso (ma neanche troppo: sull'amore si possono scrivere migliaia di libri e canzoni, ma le basi di partenza sono sempre quelle) come una delle strofe finali: "e questa solitudine che sento sarà/ il prezzo per un po' di libertà" ricordi uno degli ultimi pezzi di Vasco: "sai/ essere libero/ costa soltanto/ qualche rimpianto"

Le luci della notte mi fanno compagnia
sto in macchina da solo perché tu sei andata via
e provo a immaginare il mio futuro senza te
come farò a ricominciare
un'altra donna con un altro modo di fare
riabituarmi a mangiare, a guardare un film, a dormire insieme
a non aver paura dei miei cattivi odori
a sussurrare piano.
Gli amori vanno via
ma il nostro, ma il nostro no
il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente/ se non lo fai tu
e intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita/ sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita. 
Gli amori vanno via
ma i sogni, ma i sogni no
alcuni non si avvereranno mai però
immaginare è l'unica certezza che ho
e questa solitudine che sento sarà
il prezzo per un po' di libertà.
Stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita/ sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita
Stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita/ sembra ieri
eppure mi hai cambiato la vita.

lunedì 6 marzo 2017

39) Ti Amerò Lo Stesso - Paola Turci


E' stata senza dubbio una delle sorprese dell'ultimo Sanremo, Paola Turci... eppure mica la si può scoprire adesso, visto che sono trent'anni che scrive ottime canzoni (esordisce nel 1986 e nel 1989 vince la sezione Nuove Proposte proprio al Festival con Bambini). Ed è da sempre il più grande spot vivente contro la chirurgia plastica: le imperfezioni bisogna accettarle e ha più fascino lei con quella cicatrice sul viso di qualunque bellezza costruita a forza di bisturi.
Tra le sue canzoni quella più a tema con questo blog è sicuramente "Ti amerò lo stesso": "nonostante parli spesso ad alta voce/ e nessuno crede a ciò che dici, a quel che immagini/ nonostante tutto/ io ti ascolterò quando non parli/ quando non mi guardi/ io ti vedrò lo stesso. Ti aspetterò..."
Ed è proprio come con le cicatrici: se non ci si piace è facile andare da un chirurgo plastico, quando una storia non funziona è facile buttarla via... ci vuole forza -quella dell'autostima, quella dell'amore- per accettare sé stessi per come si è diventati o il partner per colui che è.
... ma vuoi mettere il risultato, se poi si vince?



Nonostante il vento/ nonostante i passi
delle notti uguali che riporteranno brividi
lungo schiene ed occhi
dilatati un poco, affaticati ancora più di prima
o forse come adesso,
nonostante parli spesso ad alta voce
e nessuno crede a ciò che dici, a quel che immagini
nonostante tutto/ io ti ascolterò quando non parli
quando non mi guardi/ io ti vedrò lo stesso.
Ti aspetterò, ti chiamerò cuore deciso
nella mente, nelle pieghe del viso
sarai da curare ancora un poco
aggiustami le spalle che hai piegato
ritirati pure dal fianco se hai tradito
... io ti amerò lo stesso.
Nonostante voci/ le riviste, i baci
i biglietti inutili e gli ingorghi chilometrici
e l’odore forte di un’estate ancora da finire
sarò come prima/ o forse come adesso.
Nonostante veda/ quanta vita facile/ quanto amore docile
precipita l’immagine della nostra storia
se ti sembra dura ed invincibile davvero
...io ti amerò lo stesso.
Ti aspetterò, ti prenderò come un sorriso
fino a casa quando torni deluso
sarai da curare ancora troppo tempo da passare che hai sprecato
ritirati dalla tua strada che hai guidato
ti guiderò io adesso
... io ti amerò lo stesso.