giovedì 26 gennaio 2017

38) L'Amore E' Tutto Qui - Piero Ciampi

"Ho scritto queste dodici canzoni per una donna
che ho amato e che ho perduto,
questi dodici ricordi
sono la bastiglia del mio cuore,
per la mia donna
ho fatto cose ben più grandi
di queste canzoni
ma quelle cose sono ormai perdute
ora
restano soltanto dodici canzoni"

Così si apriva "Piero Litaliano", il primo album del cantautore più dimenticato di tutti: l'immenso Piero Ciampi, colui che ha cantato meglio di tutti l'amore disperato (e non solo).
Nella bella biografia scritta per Onda Rock (vi invito a leggerla: quella o una qualsiasi altra: Ciampi è un personaggio -non solo uno scrittore- assolutamente da riscoprire)si afferma, giustamente: "Cosa c’entra lui con la musica italiana? No, semmai cosa c’entra la musica italiana con uno come lui."

"Se sono solo come mai, non ho una lira e tu lo sai, perdonami (...) se ti procuro tanti guai, perdonami": eccola: l'inadeguatezza di Ciampi verso la vita. Un alieno, specie nell'Italia del boom economico. Epperò c'è un modo per sentirsi in pace col mondo e stare, se non bene, perlomeno meglio: "abbracciami".
E, se pure solo nel mondo dell'illusione, ci si può sentire di rassicurare la propria donna: "tutte le cose che non hai/ accanto a me le troverai (...) tu vai sicura, vai così/ perché io sono sempre qui".
Già: non c'è altro modo, per ripagarla di quello che fa per noi: in qualunque momento, qualunque cosa le succeda... noi ci saremo.


Se sono solo come mai,
non ho una lira e tu lo sai,
perdonami;
sono uno strano uomo che
può frequentare solo te,
abbracciami.
Non sono morto e tu lo sai,
se ti procuro tanti guai
perdonami.
Il dolce non lo mangi mai
ma qualche volta ti rifai,
abbracciami.
tutte le cose che non hai
accanto a me le troverai
nel mondo dell'illusione.
Tu vai sicura, vai così,
perché io sono sempre qui
qui!

sabato 21 gennaio 2017

37) Il Ricordo Che Lascio - Zero Assoluto

Pagare i propri errori addossandosi tutte le colpe del fallimento di una relazione, perché alla fine le si vuole ancora bene e tutto quello che si vuole è che "ad indossare le mie colpe, non sia tu"...
Ognuno dei due aspettava che fosse l'altro a fare il primo passo "avrei voluto che a parlare fossi tu"; e lei ha pure fatto il possibile: "mi hai aspettato a lungo", ma gli umani non sono salmoni che riescono a nuotare controcorrente: quando una storia deve finire, semplicemente... finisce.
Il modo migliore per non piangersi addosso nel momento in cui il pianto sembra l'unica reazione possibile forse è proprio quello suggerito dagli Zero Assoluto: lasciar perdere il rancore e pensare solo a noi stessi, approfittando del fallimento per migliorarci come persone e diventare migliori del ricordo che lasciamo. Tenendo presente che il ricordo di lei resterà una delle cose migliori della nostra vita "perché a mancarci sono i giorni migliori, mai i momenti banali, mai i momenti normali": non siamo salmoni: ci mancherà per sempre...
Per come vanno queste cose
è già un bene che a scordarti di ogni cosa tra noi due, sia stata tu.
per come è fatto un aquilone, un filo ed ali di cartone
che slegato dalle dita, sale su
per ogni cosa che hai da dire
ne esiste un’altra da ascoltare, avrei voluto che a parlare fossi tu
perché a mancarci sono i giorni migliori, mai i momenti banali, mai i momenti normali
e mi hai aspettato a lungo solo per questo
finché l’ultimo giorno, ti sembravo diverso
e per come vanno queste cose, son felice che a soffrire
tra noi due, non sarai tu
e tra mille cose che ho da dire, la migliore che so fare
è evitare che sia tu:
essere migliore del ricordo che lascio, del ricordo che è impresso.
E come scorrono i secondi, per pochi giorni o mille anni
ad indossare le mie colpe, non sia tu
non si cancella la memoria,
i tuoi ricordi come foglie che non cadono ma il vento porta su
perché a lasciarci sono i giorni migliori, mai i momenti banali, mai i momenti normali
e mi hai aspettato a lungo solo per questo
finché l’ultimo giorno, ti sembravo diverso
e per come vanno queste cose, son felice che a soffrire
tra noi due, non sarai tu
e tra mille cose che ho da dire, la migliore che so fare
è evitare che sia tu:
essere migliore del ricordo che lascio, del ricordo che è impresso
essere migliore del ricordo che lascio.
E potremmo restare a guardare, per giorni e per ore sentirci lontani
mentre l’ultima grande occasione, svanisce per sempre, dimenticati
e il ricordo rimane sospeso tra quello che è stato ed un altro domani
non ci siamo mai detti che cosa è successo, è il ricordo che lascio.
E per come vanno queste cose, son felice che a soffrire
tra noi due, non sarai tu
e tra mille cose che ho da dire, la migliore che so fare
è evitare che sia tu:
essere migliore del ricordo che è impresso, del ricordo che lascio...

giovedì 12 gennaio 2017

36) Questo Scontro Tranquillo - Le luci della centrale elettrica

"Ma ci sarò io/ arriverò/ felice da fare schifo e libererò/ tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti"
Lo so: non è propriamente una canzone d'amore... ma un ritornello così è quello che vorremmo poter dire (no: urlare!) sempre alla persona che ci piace, come a dirle: "tranquilla, adesso ci sono io..."
E a Milano non va, a Milano non va sta a Piazzale Loreto. 
E' davvero così bello tutto questo disincanto, questo scontro tranquillo? 
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so. 
Ma ci sarò io, arriverò, felice da fare schifo e libererò
tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti. 
E a Roma non va, anche a Roma non va vive vicino a Ostiense. 
E' davvero così bello questo ironico distacco, questo scontro tranquillo? 
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so. 
Ma ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò
tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti. 
Ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò
tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti. 
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so. 
Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so. 
Luna di Milano dimmi tu, 
parlami di tutti i miei amici, 
dei nostri sogni assurdi che si sono avverati. 
Luna di Roma dimmi tu, 
parlami delle canzoni che escono dagli edifici, 
dei nostri sogni assurdi che si sono avverati.

lunedì 2 gennaio 2017

35) L'Amore E' Un Pericolo - Grazia Di Michele

Negli ultimi anni la si è conosciuta solo -nonostante una bella parentesi a San Remo, nel 2015, con il brano Io Sono Una Finestra- per la sua partecipazione ai programmi di Maria De Filippi. Eppure, Grazia Di Michele è forse la cantautrice più femminile di sempre della musica italiana: i suoi brani sono delicati e leggiadri, e Grazia sembra un nome tutt'altro che casuale...
Cos'è l'amore?
Un pericolo senza fine di cui siamo ben consci: "abbiamo visto fuochi diventare cenere". E, nonostante si sia "provato a rompere le sue catene", nonostante tutti noi si cerchi "un porto dove riposare" dopo tanto navigare tra storie naufragate (spesso male)... ecco: quando infine lo troviamo, quel porto: "riprendiamo il mare". Già, perché "il cuore non ha voglia d'imparare".
E alla fine, forse, troveremo davvero la meta: "tu per la mia sete/ tu per questa febbre, tu/ forse per la vita/ Tu per questa notte fa' che sia... infinita"
L'amore è un pericolo che si ripete
è inutile difenderci/ non ci conviene
anche se abbiamo visto fuochi diventare cenere
L'amore è un pericolo/ e lo sai bene
tu che hai provato a rompere le sue catene
senti che ti scorre nelle vene
noi, siamo in mare aperto/ in balia del vento
che ci sfida, noi/ che cerchiamo un porto dove riposare
quando lo troviamo/ riprendiamo il mare
L'amore è un pericolo senza fine
tu che hai provato il brivido della passione
tu non hai visto rose senza spine
L'amore è un pericolo e lo so bene
conosco questa strana febbre che ho nel cuore
ma il cuore non ha voglia d'imparare
Noi, soli in un deserto/ noi guardiamo in alto
perché abbiamo/ noi, non c'è un altra meta
tu per la mia sete, tu per questa febbre
...forse per la vita, tu per questa notte
fa' che sia... infinita.