Lezioni di Poesia fa il paio con Messico Senza Nuvole ("e ripenso alle due o tre cose/ che mi fanno stare meglio/ morirti tra le braccia/ un sorriso al risveglio (...) e chissà quando guarirà/ questo cuore anoressico/ condannato per l'eternità a girare intorno/ che risposte ci suggerirà/ questo vento dislessico/ che porta con sé solo nuvole, nuvole/ senza il Messico (...) e ripenso alle due o tre cose/ che mi fanno davvero/ annegarti negli occhi/ rubarti il respiro"), due capolavori assoluti in una discografia di assoluto rispetto.
Ed è una canzone arrabbiata, in pieno stile Canali: è in un luogo bellissimo, probabilmente sulla spiaggia, che ammira un cielo spettacolare e, niente: "nemmeno qui riesco a non pensare a te".
Passa un treno (e c'è anche spazio per una metafora sociale, solo accennata) e la bellezza del posto viene rovinata dal "primo idiota che passa", che vuole parlare di "poesia e di impegno sociale"... discorsi che in quel momento proprio non gli interessano perché "se riesco a tenere i pensieri lontano da tutte le altre cose/ che mi fanno male/ non riesco a tenerli lontano da te".
Il "vaffanculo" nasce spontaneo: non c'è spazio per nient'altro, in certi momenti... si deve cantare della persona amata. L'idiota continuerà a parlare ma le sue frasi resteranno in sottofondo, come un rumore fastidioso: fanculo a lui e a tutto il resto: "posso vivere senza questo cielo e questo mare/ (ma) che fatica vivere senza di te"
Sento la luna ululare
lo fa, a volte lo fa quando vede me
trafitto da un raggio di luna al centro di questo mio universo personale
nemmeno qui riesco a non pensare a te.
Osservo i missili intercontinentali migrare
il mondo degli altri che si distrugge da sé
e se anche posso vivere senza questo cielo e questo mare
che fatica vivere senza di te...
Passa il treno veloce e la mandria resta a guardare
è inutile aspettarsi una reazione che non c'è
e se riesco a tenere i pensieri lontano da tutte le altre cose che mi fanno male
non riesco a tenerli lontano da te.
E mentre prendo, dal primo idiota che passa, lezioni di poesia e di impegno sociale
vaffanculo! ... io canto di te
e vaffanculo anche a questa cazzo di marea che sale
alta sì, alta, lo so, molto più alta di me
e se riesco a tenere i pensieri lontano da tutte le altre cose che mi fanno male
non riesco a tenerli lontano da te
e se riesco a tenere i pensieri lontano da tutte le altre cose che mi fanno male
non riesco a tenerli lontano da te
Nessun commento:
Posta un commento