mercoledì 15 giugno 2016

11) Vorrei - Roberto Vecchioni

La storia è un grande classico: lui l'ha amata senza rendersi conto di quanto lei fosse importante, dandola per scontata ("ti ho mai scritto lettere d'amore/ quando stavi sveglia ad aspettare?"), e alla fine se n'è andata e solo allora lui ha capito che lei era il centro del suo mondo.
Ed è un continuo rivederla partire, perché quello è l'attimo che ha tolto senso alla sua vita.
L'orgoglio maschile prende per un attimo il sopravvento e Vecchioni -che ha fatto dell'odio verso ogni tipo di violenza uno dei capisaldi della sua poetica- arriva persino a minacciare il nuovo amore della ragazza ("e quell'uomo che vedi e che preghi/ io vorrei/ ammazzarlo per farti tornare/ sulle scale/ con la voglia di ricominciare"). Ma è come la ribellione di Cocciante in "Bella Senz'Anima": retorica e solo nelle intenzioni... che già lo sa che non potrebbe fare del male a nessuno e soprattutto a lei ("sono piccolo come un bambino/ puoi tenermi tutto in una mano"): le minacce sono risibili, proprio come quelle di un bambino che vuole fare il duro e poi si mette a piangere.
"Io vorrei/ rivederti per fare l'amore/ non sognarti/ quando il sogno comincia a finire": eccolo, quello che vorrebbe davvero... rivedere dal vivo il proprio sogno, quella donna di cui non si può più fare senza.
E finisce con una strofa tra le più belle del suo intero repertorio: "io vorrei contare i tuoi capelli/ fino all'ultimo senza sbagliare/ e alla fine dire che son belli/ e confonderli... e ricominciare"

Tu sei bella anche se non ridi
sai cadere quasi sempre in piedi
io non ho la giacca ed il coltello
ma sul muro il tuo sorriso è bello...
io vorrei/ rivederti per tutte le sere
che ho guardato/ la tua foto in un vaso di mele
... non ti ho mai voluto tanto bene
vedi, quasi quasi ti conviene
ti ho mai scritto lettere d'amore
quando stavi sveglia ad aspettare?
Sì lo so, che poi sei ritornata/ lo so
ma qui dentro/ io continuo a vederti partire...
Io vorrei/ fare a pezzi il ricordo di un treno
i tuoi treni
e quell'uomo che vedi e che preghi
io vorrei/ ammazzarlo per farti tornare
sulle scale
con la voglia di ricominciare
hai ragione: forse sono solo
ho comprato il cielo ma non volo
sono piccolo come un bambino
puoi tenermi tutto in una mano...
io vorrei/ rivederti per fare l'amore
non sognarti/ quando il sogno comincia a finire
io vorrei/ fare il cambio con te per scoprire
tu chi sei
ed accorgermi che siamo uguali
... io vorrei contare i tuoi capelli
fino all'ultimo senza sbagliare
e alla fine dire che son belli
e confonderli...
e ricominciare

giovedì 9 giugno 2016

10) Senza Dubbio - Articolo 31

... che poi non è mica un caso, se una delle prime canzoni rap ad avere successo in Italia fu I Need Love di LL Cool J: quando i rapper parlano d'amore, spesso, sono delicatissimi.
eccosì questo brano degli Articolo 31, che non ha per nulla il ritmo di una canzone d'amore, mi è sempre parso il migliore da dedicare alla ragazza che si vede come il proprio obiettivo nella vita, come a dirle: "ho sofferto tanto, ho fatto una marea di cazzate... ma mica potevo saperlo, che il premio finale sarebbe stato così meraviglioso".
Lei si merita il meglio, e lui (noi) le darà tutto quello che può (e gli dispiace darle solo quello perché, come cantava Jovanotti: "non ho altro/ niente di meglio da offrirti/ di tutto quello che ho").
L'unica cosa che sa davvero è che tutto quello che ha passato, perfino la professione che si è scelto ("il quaderno con scritto il testo della canzone") lo ha fatto per arrivare a meritarsi LEI: "io invece purtroppo certezze nessuna/ però una cosa la so: il taglio sul ginocchio/ la bici nel fosso/ il pugno nell'occhio/ ogni semaforo rosso/ fu per arrivare a te... dormire alla stazione/ la manifestazione/ il quaderno con scritto il testo della canzone/ fu per arrivare a te".
La donna vista come una divinità salvifica, una ricompensa perfino troppo esagerata: tutte le sofferenze sono dimenticate in un attimo... quell'attimo in cui incrociamo per la prima volta il suo sguardo e capiamo che anche lei ci vuole: "senza ombra di dubbio/ ne vali la pena/ e quindi è tutto per te: i miei quindici anni tetri/ la prof che mi odiava/ la fuga da casa/ il tuffo da sei metri e quando scopri che nessuno guardava/ il posto di blocco/ l'amore non corrisposto/ quando ho rubato e poi m'han preso e neanche io ci credevo che avevo fatto il botto/ il taglio sul ginocchio/ la bici nel fosso/ il pugno nell'occhio/ ogni semaforo rosso
(...) la mia prima sbronza/ anche la seconda/ il poster nella stanza/ il viaggio in ambulanza (...) 
ogni donna sbagliata/ il diploma per un pelo/ quella gomma bucata mentre tuona il cielo"
Tu avresti bisogno di un vero uomo
che si sveglia al mattino/ e prende in mano il destino
fino a partire alla conquista del trono
e portartelo in dono/ sfondando anche il muro del suono
ma io quello non sono
è che senza dubbio/ tu sei una
che si merita il meglio che ho
io invece purtroppo certezze nessuna
però una cosa la so: il taglio sul ginocchio/ la bici nel fosso
il pugno nell'occhio/ ogni semaforo rosso
fu per arrivare a te...
dormire alla stazione/ la manifestazione
il quaderno con scritto il testo della canzone
fu per arrivare a te.
Tu avresti bisogno del nuovo Romeo
che parla soltanto di business/ e legge riviste di fitness
e ti mostra come fossi un trofeo
sfoga lo stress/ giocando a squash fa "yes, yes"
se parla col boss ma io no
però senza dubbio/ tu sei quella
che si merita il meglio che c'è
se lui è il dolcificante/ io una caramella
e lascio scegliere a te
la mia prima sbronza/ anche la seconda
il poster nella stanza/ il viaggio in ambulanza
fu per arrivare a te...
ogni donna sbagliata/ il diploma per un pelo
quella gomma bucata mentre tuona il cielo
fu per arrivare a te.
Perché senza dubbio/ tu sei una
che si merita il meglio di me
senza ombra di dubbio/ ne vali la pena
e quindi è tutto per te: i miei quindici anni tetri
la prof che mi odiava/ la fuga da casa
il tuffo da sei metri/ e quando scopri che nessuno guardava
il posto di blocco/ l'amore non corrisposto
quando ho rubato e poi m'han preso
e neanche io ci credevo che avevo fatto il botto
il taglio sul ginocchio/ la bici nel fosso
il pugno nell'occhio/ ogni semaforo rosso
fu per arrivare a te...
la mia prima sbronza/ anche la seconda
il poster nella stanza/ il viaggio in ambulanza
fu per arrivare a te
dormire alla stazione/ la manifestazione
il quaderno con scritto il testo della canzone
fu per arrivare a te
ogni donna sbagliata/ il diploma per un pelo
quella gomma bucata mentre tuona il cielo
fu per arrivare a te.

mercoledì 1 giugno 2016

và che strano...

questo blog ha più visualizzazioni dagli Stati Uniti che dall'Italia...

e allora ci metto anche una canzone in inglese (che tanto prima o poi sarebbe capitato comunque, e questa è una scusa valida come qualsiasi altra):



Se vuoi un amante/ farò tutto ciò che mi chiedi
e se vuoi un altro tipo d'amore/ indosserò una maschera per te
se vuoi un partner/ afferra la mia mano
se vuoi colpirmi quando sei arrabbiata
eccomi/ sono il tuo uomo.
Se vuoi un pugile/ salirò sul ring per te
e se vuoi un dottore/ esaminerò ogni centimetro della tua pelle
se vuoi un autista/ salta sulla mia macchina
o se vuoi soltanto portarmi a fare un giro
sai che puoi/ sono il tuo uomo.
Ah! la luna è troppo chiara
la catena troppo stretta
e la bestia non andrà a dormire
ripensavo a tutte le promesse che ti ho fatto
e che non sono riuscito a mantenere
ma un uomo non riavrà mai una donna
di certo non supplicandola in ginocchio
altrimenti striscerei da te/ e cadrei ai tuoi piedi
e ululerei alla tua bellezza/ come un cane in calore
e mi aggrapperei al tuo cuore
e strapperei le tue lenzuola
e direi "ti prego, ti prego/ sono il tuo uomo".
E se vorrai dormire per un attimo sulla strada
guiderò per te
e se vuoi stare sulla strada da sola
sparirò per te
se vuoi un padre per i tuoi figli
o solo camminare con me per un po'
attraverso la sabbia:
sono il tuo uomo.